E’ senza dubbio il leader internazionale delle agenzie microstock. Quello che può dettare le regole.
Quindi da non prendere tanto alla leggera. Per poter sottoporre le proprie immagini alla valutazione dei loro addetti, se si decide di attivare un account su questo sito www.istockphoto.com, bisogna prima passare un test di domande basate sulle regole e le richieste dell’agenzia stessa. Se non si fanno troppi errori viene richiesto di inviare tre immagini da valutare. Dopo qualche giorno arriva l’ovvia bocciatura. Dico ovvia perché nessuno dei colleghi che ci ha provato è riuscito ad essere approvato al primo tentativo. Sembra proprio che la prima fase tenda a scoraggiare chiunque per evitare ovviamente grossi quantitativi di foto di bassa qualità da dover bocciare ma comunque revisionare, quindi ore di lavoro inutile.
Personalmente al primo tentativo ho ricevuto la classica email di scuse dove indicavano il mio standard non coerente con il minimo richiesto. Però mi invitano a riprovare da li a tre giorni. Cosa che ho fatto e questa volta mi sono ritrovata una sola foto bocciata con l’ulteriore invito a riprovare. In sostanza ne devono essere approvate tre per entrare nel tempio dello stock!
Finalmente dopo l’ennesimo invio il mio account viene convalidato e d inizio ad uplodare le immagini scoprendo che però c’è un limite di 15 foto ogni 168 ore, non di più. E le revisioni possono impiegare anche una settimana o dieci giorni.
In sostanza ora mi ritrovo approvate anche le prime tre foto bocciate confermando l’idea che alla fonte ci sia un filtro indiscriminato che boccia tutti. Nonostante questo le selezioni sono comunque molto severe, ma devo ammettere che lo standard qualitativo è veramente alto (anche se a volte mi chiedo come abbiamo fatto certe rare immagini a stare li dentro!!).
I guadagni ancora non sono nemmeno citabili ma le viste sono impressionanti; tutte le foto sono visionate decine, centinaia di volte a settimana. Questo fa pensare ad un potenziale di acquisto altissimo. Staremo a vedere.