Sono stati due soli giorni, uno con Dan Margulis e l’altro con Bert Monroy. E che sarà mai? Uhm… Si, sono due mostri sacri della storia di Photoshop, sono professionisti con decennale esperienza, sono persone alla mano entusiaste di essere li ed insegnare i segreti del mestiere… Basta? No! Perchè non è solo questo. Non è stato solo per la quantità di nozioni, la simpatia, la magia e la professionalità. E’ anche perchè vedere lavorare dei personaggi del genere ti lascia un segno indelebile. Ti mette in crisi. Ti fa pensare che fino ad ora hai perso un sacco di tempo inutile. E’ vero, non sono fotografi e non insegnano come si scatta una immagine; quello è il nostro mestiere. Loro ti insegnano come sistemare quelle immagini al meglio della loro potenzialità risolvendo la questione in 30 o 40 secondi. Hei, li abbiamo cronometrati! E la cosa ancora più incredibile è che tutto quello che hanno mostrato in questi due giorni lo hanno fatto usando degli strumenti semplici, cinque o sei al massimo. Dimenticate pennelli, selezioni difficili, curve tonali, livelli, penne, bacchette, cerotti, sfumature….via, buttateli. Bastano maschere di livello, livelli di fusione, opzioni di fusione, canali e altre due-tre cosette. Quindi meno strumenti per fare più cose in meno tempo. Mi sembra l’equazione perfetta! Peccato rimanga la voglia di sapere di più; un giorno non basta!! Nello specifico Dan Margulis ha mostrato un assaggio della sua tecnica di modifica del colore in LAB; tecnica strabiliante perchè risolve una quantità tale di probelmi di colore in pochi semplici passaggi da riuscire a far diventare soleggiata una immagine opaca fatta con la nebbia. E poi Bert Monroy ha mostrato alcune delle sue tecniche di creazione di immagini iper realistiche creando texture e soggetti complessi dal nulla usando solo filtri, opzioni di fusione e poco altro. Il tutto in un tempo talmente ristretto da non permetterci nemmeno il tempo di prendere appunti. Geniale! Beh, stiamo parlando di un personaggio che ha lavorato con Photoshop fin dalla sua nascita, anzi, da prima, quando ancora si chiamava Display e stava su floppy, uno che lavora attualmente con Adobe per lo sviluppo di CS 6 e che insegna agli artisti digitali della Pixar.
Il tutto è stato organizzato da PS School nella figura di Alessandro Bernardi, che ci ha accompagnati nelle intriduzioni degli argomenti e ha aggiunto contributi.
Nell’arco della mattinata ho cercato di mettere in pratica alcuni suggerimenti sui pennelli e ho realizzato questi due sgorbietti (con tutta una serie di errori), tanto per ridere. In qualche nanosecondo.
Penso sia stato indimenticabile come evento. Peccato ad non aver avuto fondi a sufficienza per partecipare….
Carinissime le immaginiiii ahuhuahu 😀